I segreti della cacio e pepe sono più reconditi di quanto si possa immaginare. E’ vero che si tratta di un piatto povero della cucina romana, per cui non sono richiesti ingredienti complessi o rari, ma questo non significa che la loro preparazione sia semplice. Al contrario. Spesso le ricette di piatti poveri sono estremamente elaborate perché le signore ai fornelli cercavano, col loro lavoro, di rendere più appetitosa la portata per i loro uomini. Le esperienze di chi si è cimentato in questo caposaldo della cucina romana sono pessime, tra chi scade in una specie di panna immangiabile e chi rende il tutto troppo piccante. Ecco le cose da sapere sulla preparazione della cacio e pepe e come queste cose le trovate tutte nella vostra rivisitazione speciale tanto amata (e ordinata) nel menù del ristorante di Dulacmara: la patata al cartoccio cacio e pepe. Acquolina in bocca? Per ora pensate di più a mettere il sale… in zucca. Buona lettura.
I segreti della cacio e pepe noi li conosciamo bene. Ve le testimonierà chiunque abbia provato la nostra patata cacio e pepe, che è un’esplosione di gusto unica. Se, prima di venirci a fare visita al ristorante del Dulcamara, volete comunque cimentarvi in uno dei piatti più famosi della cucina romana, sapppiate che è anche il più difficile. Tranquilli, queste sono le prime dritte per preparare il piatto senza fare disastri (e non è poco):
- Evitate che si creino i grumi di formaggio. Come? Bisogna stare attenti che il “grattuggiato” non superi una certa temperatura (gli 85°) o le sieroproteine, invece di fondersi, si uniranno. All’inizio mantecate fuori dal fuoco;
- Usate una casseruola/padella in allumino perché perde più velocemente temperatura e questo vi darà modo di mantecare sulla fiamma viva;
- Preparate un brodo pepato. Tostando un mix di pepi nella nuda padella, sfumate con un po’ d’acqua di cottura. Facendo così, le note aromatiche del pepe sarannopiù intense e distribuite in modo omogeno;
- Lessate la pasta in acqua bollente, abbondante e salata;
- Scolate direttamente nel “brodo” bollente e continuate a cuocere fino a quando non vedete formarsi delle bolle patinate. L’amido, della pasta vi aiuterà nella mantecatura;
- Spegenete i fronelli e versate il cacio dall’alto in modo ben distribuito.
La patata cacio e pepe
L’offerta del menù del ristorante del Dulcamara è unica. Non solo perché è molto varia ma perché parte dai piatti tradizionali per poi riproporveli in modo moderno. E’ il caso della patata cacio e pepe, che mischia il gusto forte del piatto capitolino con l’esperienza più nord-europea del tubero.
La cottura della patata è al cartoccio e la cremosità del sugo che troverete al suo interno sarà garantita dalle mani esperte dei nostri chef che, oltre alla crema di pepe e pecorino, arricchiscono il piatto con zucchine croccanti. Imperdibile.
Patate proprietà curative
Il gusto deve ormai sposarsi al benessere personale. La cucina italiana, e quella mondiale più in generale, si sono spostate sempre più verso questo ragionamento. I panetti di burro e i litri di olio di anni fa non collimano con lo star bene.
Ecco perché la patata cacio e pepe è ideale. Al sapore potrete abbinare le patate con le loro proprietà curative che sono le seguenti:
- viene combattuta l’ipertensione;
- viene contrastata la ritenzione idrica;
- viene supportata la lotta alla gastrite;
- sono prevenuti i tumori;
- ci sono effetti depurativi.
Ora che i segreti della cacio e pepe sono entrati nella vostra sfera di competenza, imparate con le papille gustative. Imparate venendo a gustare di persona, e nella splendida cornice di Ponte Milvio Roma, la nostra patata cacio e pepe. Per prenotare un pranzo o una cena, ecco i contatti del Dulcamara:
☎️ 063332108
e-mail dulcaroma@gmail.com
One thought on “I segreti della cacio e pepe: la base per la nostra patata al cartoccio!”